Brano: Santa Croce sul l'Arno
to in tutta la Toscana il primo sciopero antifascista, le maggiori adesioni si ebbero a Santa Croce sull'Arno e nelle limitrofe Fucecchio e Castelfranco di Sotto. Fu appunto nel corso di questo sciopero che si verificarono i fatti di Empoli (v.)f cui seguirono centinaia di arresti e condanne. Fra gli arrestati e condannati furono anche lavoratori di Santa Croce.
La sera del 3 marzo, cioè due giorni dopo i fatti, gli operai di Santa Croce erano rientrati dal lavoro quando carabinieri con autoblindo e fascisti in divisa dell'Esercito attaccarono di sorpresa il paese, con mitragliatrici e bombe a mano. L'assalto fu indirizzato contro le sedi dei partiti operai e contro lo spaccio cooperativo, che vennero completamente distrutti. Dopo questa incursione terroristica vennero operati nel territorio del comune oltre 400 tra arresti e fermi di polizia, 82 furono i processati e alcune decine i condannati. Nonostante queste pesanti intimidazioni poliziesche, alle elezioni politiche del 15.5. 1921 comunisti e socialisti si presentarono c[...]
[...]nte lo spoglio delle schede, quando i fascisti si videro in minoranza, rovesciarono le urne e si attribuirono la maggioranza.
Lotta clandestina
Negli anni successivi, decine di antifascisti dovettero lasciare il paese, espatriando in Francia, Belgio, Lussemburgo e Argentina. Nondimeno fino al 1926 e cioè fino alle Leggi speciali fasciste, continuò la attività organizzata dei partiti. Essa riprese poi nel 1934, grazie ad alcuni comunisti di Santa Croce che stabilirono i rapporti con l'organizzazione comunista clandestina di Empoli.
Nel 1936, in risposta all'aggressione fascista contro la Repubblica democratica spagnola, aumentarono l'impegno e la disponibilità degli antifascisti nel diffondere la stampa clandestina e nel raccogliere contributi per il Soccorso Rosso. Tra gli emigrati che si trovavano in Francia, accorsero nelle Brigate Internazionali i santacrocesi Alfredo Mainardi, che cadde combattendo sul fronte spagnolo, e Gino Giannoni che rimase ferito. L’organizzazione clandestina venne in quel periodo estesa a San Miniato e a quas[...]
[...] Brigate Internazionali i santacrocesi Alfredo Mainardi, che cadde combattendo sul fronte spagnolo, e Gino Giannoni che rimase ferito. L’organizzazione clandestina venne in quel periodo estesa a San Miniato e a quasi tutte le sue frazioni, e al comune di Fucecchio. Fra la metà del mese di luglio e il mese di ago
sto del 1938, per opera di un agente provocatore al servizio della Questura di Firenze, si ebbero numerosi arresti di antifascisti a Santa Croce, a San Miniato e a Fucecchio: complessivamente furono carcerati 35 cittadini, dei quali 26 vennero condannati dal Tribunale speciale a un totale di 122 anni e 3 mesi di reclusione.
L'attività organizzata subì quindi un nuovo colpo, ma venne ripresa nel corso della Seconda guerra mondiale. Per iniziativa di alcuni ex condannati ed ex confinati politici fu costituito già prima del 25 luglio
1943 un comitato locale in rappresentanza del Fronte Nazionale Antifascista, comitato che dopo l'8.9.
1943 si trasformerà in C.L.N. clandestino. All'annuncio della caduta di Mussolini, il 25 luglio [...]
[...]olitici fu costituito già prima del 25 luglio
1943 un comitato locale in rappresentanza del Fronte Nazionale Antifascista, comitato che dopo l'8.9.
1943 si trasformerà in C.L.N. clandestino. All'annuncio della caduta di Mussolini, il 25 luglio fu cacciato il podestà fascista e la direzione del Comune fu assunta da un sindaco socialista.
Guerra di liberazione
L'impegno antifascista era così presente in tanta parte della popolazione di Santa Croce, che dopo il 25 luglio 1943 si assistette a numerose, aperte dissociazioni dal fascismo. L’8 settembre, nel corso di una manifestazione patriottica organizzata all'annuncio dell’armistizio, fu disarmata e sciolta una compagnia dell’Esercito che si trovava accasermata in una fabbrica del paese. Nei giorni successivi il movimento antifascista dovette però rientrare nella clandestinità, estendendosi capillarmente alle fabbriche più importanti: diffusione della stampa clandestina, raccolta di denaro e di armi per le formazioni partigiane costituirono da quel momento le principali attività del fro[...]
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Mentre nelle campagne i contadini si rifiutavano di conferire i prodotti agricoli aH’ammasso, all’inizio del febbraio 1944, quando le autorità della repubblica di Salò cercarono di riorganizzare l’esercito richiamando i giovani di leva e ordinando ai militari sbandati di presentarsi ai rispettivi distretti, gli antifascisti aiutarono i renitenti e gli sbandati a organizzarsi in gruppi armati, per rispondere con le armi agli attacchi fascisti. A Santa Croce, soltanto tre giovani si presentarono al distretto e i fascisti repubblichini, non avendo in quel momento la forza di reagire, promisero rappresaglie. Aderendo alla proposta dei C.L.N. di Firenze e di Empoli, il 4.3.1944 anche a Santa Croce i lavoratori scesero
in sciopero contro la guerra e i nazifascisti. Il giorno prima erano stati distribuiti volantini che invitavano allo sciopero in tutte le fabbriche dove esisteva l'organizzazione clandestina e, approfittando dell’oscuramento, durante la notte gruppi di giovani avevano eseguito scritte sui muri delle abitazioni, delle fabbriche e delle scuole, contribuendo ad assicurare allo sciopero una adesione di massa totale. Mentre gli organizzatori più esposti, individuati dalla polizia, raggiungevano le formazioni partigiane sulle montagne fiorentine, gruppi di sappisti disarmaro[...]
[...]rante la notte gruppi di giovani avevano eseguito scritte sui muri delle abitazioni, delle fabbriche e delle scuole, contribuendo ad assicurare allo sciopero una adesione di massa totale. Mentre gli organizzatori più esposti, individuati dalla polizia, raggiungevano le formazioni partigiane sulle montagne fiorentine, gruppi di sappisti disarmarono il presidio repubblichino di Ponte a Cappiano (Fucecchio) e poi anche la caserma dei carabinieri di Santa Croce. I fascisti, che da tempo cercavano un'occasione di vendetta, per dare un “esempio” aH'antifascismo di tutta la zona, servendosi della delazione di una spia riuscirono a mettere le mani sui due renitenti Alberto Dani e Remo Bertoncini. Sorpresi inermi nella casa di un contadino del comune di San Miniato, i due giovani furono arrestati, sommariamente processati da un Tribunale straordinario fascista di Pisa e fucilati il
24.3.1944.
Il 2.9.1944, dopo massicci bombardamenti, gli eserciti alleati attraversarono l'Arno e ne conquistarono la riva destra, mentre i tedeschi si ritiravano sulla [...]
[...]i. Sorpresi inermi nella casa di un contadino del comune di San Miniato, i due giovani furono arrestati, sommariamente processati da un Tribunale straordinario fascista di Pisa e fucilati il
24.3.1944.
Il 2.9.1944, dopo massicci bombardamenti, gli eserciti alleati attraversarono l'Arno e ne conquistarono la riva destra, mentre i tedeschi si ritiravano sulla Linea Gotica.
Dopo la Liberazione della zona, all’inizio del 1945, dai comuni di Santa Croce sull'Arno e Fucecchio partirono oltre 60 giovani volontari per arruolarsi nei Gruppi di combattimento, operando sul fronte del Senio fino alla sconfitta totale del nazifascismo.
Fra i santacrocesi distintisi nella lotta antifascista all'estero sono da ricordare Adino Basili e Gastone Cansani, entrambi attivi nella Resistenza francese e uccisi dalla polizia nazista.
D.Na.
Santagata, Carlo
Medaglia d’oro al valor militare alla memoria. N. a Portici (Napoli) nel 1927, m. a Santa Maria Capua Vetere (Napoli) il 5.10.1943; studente. Appena sedicenne, dopo l’8.9.1943 prese parte alla Gue[...]